“L’Archimandritato del SS. Salvatore di Messina: storia e tesori librari a 900 anni dalla fondazione” è il titolo del convegno che si terrà oggi sabato 24 settembre 2022, con inizio alle 17.30, alla Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” presso i Chiostri dell’Arcivescovado, nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio.
Il citato Archimandritato nel 1122, per volere di Ruggero II, inizia a Messina la costruzione del Monastero del Santissimo Salvatore, conclusa nel 1131.
Elevato al rango di Archimandrita, ossia di “Guida dei Pastori”, l’egumeno del monastero sa bene che far da guida nella vita religiosa significa anche curare l’istruzione del clero greco. Un compito strategico dunque, che non potrà prescindere da una stretta collaborazione con i vescovi cattolico-romani di Sicilia nello sforzo di restituire ai “Pastori” il “gregge” cristiano, ancora disperso per gli effetti della dominazione islamica.
Del lungo dominio dell’Archimandritato in gran parte della Sicilia Orientale e della Calabria, persistono non le sole tangibili tracce nei monumenti, ma anche quelle intangibili nelle attività economiche, nella gastronomia e nella musica popolare; insomma in una molteplicità di aspetti sociali dei quali sarebbe opportuno che il grande pubblico fosse reso consapevole con opportune attività di divulgazione.
L’evento è organizzato dalla Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” di Messina, diretta dalla dott.ssa Tommasa Siragusa, con la preziosa collaborazione del competente personale della Biblioteca, e dall’Archeoclub dell’Area Integrata dello Stretto, presieduto dalla dott.ssa Rosanna Trovato.
L’inaugurazione dell’Esposizione bibliografico-iconografica sarà accompagnata da una breve presentazione, a celebrazione del Novecentenario dell’Archimandritato del SS. Salvatore di Messina. La mostra del patrimonio librario e documentale resterà aperta al pubblico nelle settimane successive.
Seguirà, nei Chiostri S. Maria all’Arcivescovado, un momento convegnistico introdotto dalla dott.ssa Tommasa Siragusa e dalla dott.ssa Rosanna Trovato, cui seguiranno i saluti del ch.mo prof. Giuseppe Giordano, Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DICAM) dell’Università degli Studi di Messina, della dott.ssa Mirella Vinci, Sovrintendente ai Beni Culturali di Messina e del prof. Daniele Macris, Presidente della Comunità Ellenica dello Stretto.
Saranno presentate tre interessanti relazioni scientifiche, a voce dei proff. Donatella Bucca, (Docente di Paleografia presso il DICAM di Messina), Emanuele Castelli (Ricercatore di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso il DICAM di Messina) e don Roberto Romeo (Docente di Storia e Teologia dell’Oriente Cristiano presso l’Istituto Teologico S. Tommaso di Messina).
Gli studiosi illustreranno preziosi codici e passaggi salienti di una realtà la cui dimensione, prima che religiosa, è culturale, o meglio interculturale: il Monastero del SS. Salvatore non sarebbe sorto, né avrebbe avuto senso, qualora la popolazione ellenofona non fosse stata ben radicata in questo spazio geografico siculo-calabro, senza soluzione di continuità con l’evo antico e con quello bizantino.
Il coordinamento dell’importante assise è stato posto in essere dalla prof.ssa Rosa Maria Lucifora, docente presso il Dipartimento di Scienze Umane (DISU) dell’Università degli Studi della Basilicata, con sede a Potenza.
L’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, dott. Alberto Samonà, e l’Arcivescovo-Archimandrita Mons. Giovanni Accolla, non potranno presenziare, ma esprimeranno con attesi messaggi il proprio sostegno alla lodevole iniziativa.
Pubblicato da Francesco Pellico