Presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina si è tenuto un interessante convegno dal titolo “La certificazione della parità di genere per le aziende: profili aziendali e giuslavoristici”.
L’evento è stato organizzato nell’ambito del Progetto di ricerca europeo “LeTSGEPs” (Leading Towards Sustainable Gender Equality Plans in research performing organisations), inerente la diffusione dei piani di “gender equality” negli atenei e nei centri di ricerca, al quale l’Università degli Studi di Messina aderisce con un team di esperti sulle tematiche del Gender Mainstreaming e dell’Accountability, quali la prof.ssa Luisa Pulejo, il prof. Carlo Vermiglio, il prof. Guido Noto, la dott.ssa Valeria Naciti, e la prof.ssa Giovanna Spatari.
Tematica molto attuale inserita nel nostro ordinamento giuridico dalla Legge 5 novembre 2021, n. 162 riguardante le disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo; il legislatore è intervenuto in materia di pari opportunità nel contesto lavorativo, al fine di rafforzare la tutela già offerta dal D. Lgs. n. 198/2006 (Codice delle Pari Opportunità), inserendo un inedito sistema di certificazione e conseguente premialità per le aziende virtuose e inasprendo l’apparato delle sanzioni e dei controlli.
La nuova norma, tra l’altro, prevede per le aziende interessate: l’obbligo di redigere il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile riguardante le imprese con più di 50 dipendenti e la possibilità di stilarlo per tutte le altre; un sistema sanzionatorio per le inesattezze e le omissioni del rapporto, che sono sanzionate dall’Ispettorato del lavoro territorialmente competente; la trasmissione, su apposito modello telematico ministeriale, alle rappresentanze sindacali, Ispettorato del lavoro, ISTAT, Ministeri competenti ed altre Istituzioni coinvolte.
Per le imprese in possesso della Certificazione della parità di genere viene introdotto un sistema premiale, che consiste in un incentivo sotto forma di esonero contributivo nella misura massima dell’1% e nel limite di 50.000 euro annui. Alle aziende in possesso della Certificazione, inoltre, è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione – da parte delle Istituzioni che erogano fondi europei, nazionali e regionali – delle proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti a cofinanziamento degli investimenti sostenuti. Nei bandi di gara, le amministrazioni aggiudicatrici indicano i criteri premiali che intendono adottare nella valutazione delle offerte a favore delle imprese in possesso della predetta Certificazione.
Dopo i saluti istituzionali della prof.ssa Giovanna Spatari, Prorettrice al Welfare e alle Politiche di Genere dell’Ateneo Peloritano, del prof. Michele Limosani, Direttore del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina e del Dott. Pietro Franza, Presidente di Sicindustria Messina sono stati enucleati i profili aziendali e giuslavoristici della Certificazione della parità di genere, che costituisce un nuovo strumento di certificazione nazionale che potrà comportare per le aziende particolari vantaggi sotto il profilo contributivo, nonché di premialità nella partecipazione alle gare pubbliche.
Hanno relazionato sulla interessante ed attuale tematica la prof.ssa Tindara Addabbo, Coordinatrice scientifica del Progetto di ricerca “LeTSGEPs” dell’Università di Modena e di Reggio Emilia, il prof. Carlo Vermiglio, componente del Tavolo di Lavoro Permanente sulla Certificazione di Genere del Dipartimento delle Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Messina, il Prof. Maurizio Ballistreri, docente di Diritto del Lavoro dell’Ateneo di Messina e la Dott.ssa Mariella Morabito, HR Manager della Cargill Pectin Italy.
L’Evento è stato coordinato dalla prof.ssa Luisa Pulejo, Responsabile scientifico del Progetto “LeTSGEPs” per l’Università degli Studi di Messina.
A fronte di una crescente sensibilità in materia di pari opportunità di genere, la Legge n. 162/2021 ha, dunque, il fine di rafforzare la tutela delle pari opportunità tra uomo e donna sui luoghi di lavoro. La Certificazione della parità di genere per le imprese ha la missione di certificare le politiche e le misure concrete adottate dalle imprese interessate per contrastare il divario di genere in riferimento: alla tutela della maternità, alle opportunità di crescita aziendali, alle politiche delle differenze di genere in azienda, alla parità salariale ed alla parità di mansioni.
Gli argomenti esposti sono alcuni di quelli trattati nel corso del citato Convegno che si è tenuto presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina, che non è nuovo nell’organizzare eventi attuali e di un certo spessore scientifico al passo per la formazione degli studenti in un’ottica culturale e professionale nazionale ed internazionale.
Pubblicato da Francesco Pellico