“Oltre l’arte c’è Nemo”: al circolo Thalatta di Messina la mostra dell’artista Santi Currò

“Oltre l’arte c’è Nemo”, questo è il nome della mostra dell’artista messinese, al secolo Maestro Santi Currò, organizzata al Thalatta, il circolo dei canottieri più antico del sud Italia e che ormai da tempo ospita momenti culturali, presentazioni di libri, di opere artistiche anche fotografiche e che non manca di svolgere anche delle rigorose opere di beneficienza, come spiega il Presidente Dott. Francesco Benedetto.
Nemo è un artista contemporaneo, un artista metropolitano, che fa arte concettuale. Non disegna, non scolpisce, non scrive, non fa performances: lui pensa, e utilizzando il materiale preso in prestito dalla città, espone il suo pensiero. Che è dissacrante e serio, ludico e critico, colorato e profondo. Nemo gira la città, anzi gira le città, e di ognuna di esse si porta a casa dei souvenir. Per essere più precisi, girando, egli osserva con attenzione i muri della città, le pubblicità e gli annunci, e a suo piacimento ne strappa brandelli, pezzi, brani e se li porta con se. Quindi si porta dietro pezzi di storia della città contemporanea, cioè pezzi del mercato, perché ormai la città è solo un luogo dove tutto si compra e tutto si vende. Come sempre, d’altronde.
“Nemo è il mio Alter Ego, – spiega il Maestro Santi Currò – artisticamente mi sono dato questa definizione che vuole rappresentare che io nel mondo dell’arte sono nessuno, perché non sono un artista che dipinge. Il mio modo di realizzare le opere è molto particolare. Utilizzo quelli che sono frammenti di manifesti pubblicitari e poster che attirano la mia attenzione e li rielaboro in una sorta di composizione/scomposizione, ovvero quello che in alchimia viene definito “solve et coagula”, quindi tutto quello che viene fuori non è altro che una sorta di ricomposizione nuova, manipolata senza forbici né altri strumenti da taglio, ma con le mie mani. Poi incollo su superfici che possono essere compensato, multistrato, lamiera, cartoncino, cartone fino ad arrivare ad un’opera finita che rappresenta il mio spirito, la mia essenza spirituale, perché credo che la realizzazione di un’opera che sia essa pittorica piuttosto che una statua o un’opera lirica debba comunque essere espressione dell’anima”.
Nemo è autodidatta, ma la sua creatività deve molto all’osservazione della corrente Pop dell’arte italiana, appresa direttamente dagli artisti romani che questa corrente hanno adeguato alla tradizione e alla forma mentis italiana. Dopo anni di silenziosa riflessione sull’arte e sul suo senso, Nemo si cimenta finalmente con una tecnica peculiare che lo stesso artista definisce “in-collage”, concettuale e pop al tempo stesso.

La mostra è già allestita ed è possibile la fruizione gratuita al pubblico, con la presenza dell’artista Nemo che si tratterrà con eventuali visitatori che vogliono o sono interessati a vederla dalle ore 18.00 in poi fino a martedì 7 febbraio.

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