Alimentare la conoscenza per prevenire e agire con tempestività sugli emangiomi infantili. Si tratta di tumori benigni che si presentano nel 4-10% dei neonati e vanno diagnosticati in tempo per escludere malformazioni complesse.
La UOC di Dermatologia dell’AOU “G. Martino” di Messina, diretta dal Prof. Fabrizio Guarneri, è l’unico centro della provincia di Messina autorizzato alla prescrizione del farmaco per questa patologia.
La gestione dei piccoli pazienti è affidata ai Professori Mario Vaccaro e Francesco Borgia in team con un gruppo multidisciplinare che vede coinvolti soprattutto i cardiologi pediatrici.
182 i piccoli pazienti presi in carico tra il 2018 e il 2022 e per i quali – dopo l’inquadramento diagnostico – è stato valutato l’inserimento nel programma di trattamento. Dei 9 pazienti in cura, 5 hanno completato il ciclo di terapia e 4 sono ancora in trattamento.
Più frequenti in soggetti prematuri e/o nati da gravidanze a rischio, gli emangiomi infantili possono interessare qualsiasi parte del corpo e sono in genere invisibili o impercettibili alla nascita, rendendosi evidenti dopo la terza settimana di vita, quando cominciano a crescere talvolta in maniera significativa. La fase di crescita continua fino ai 5-6 mesi di età; dopo tendono a stabilizzarsi per poi andare incontro a una lenta regressione che può durare anche diversi anni. La diagnosi degli emangiomi infantili è clinica e più spesso viene effettuata dal pediatra di famiglia o dal dermatologo. È quest’ultimo, infatti, a valutare la possibilità di utilizzare la terapia che va iniziata entro i primi cinque mesi di vita. È indispensabile che il neonato sia inviato al centro prescrittore il più precocemente possibile, in modo che il trattamento sia continuato per circa 6 mesi e in ogni caso non oltre il compimento del primo anno di vita, dopo il quale ci si aspetta che una sua sospensione non determini recidive.
Un percorso assistenziale, quello garantito presso l’AOU “G. Martino”, di carattere multidisciplinare che vede il coinvolgimento di diverse figure professionali: dermatologo, cardiologo pediatrico, neonatologo, radiologo, chirurgo pediatra, oculista e otorinolaringoiatra.
Dall’accesso all’ambulatorio – che avviene con impegnativa del pediatra di famiglia per visita dermatologica – il piccolo paziente esegue subito un primo inquadramento da parte del dermatologo e del neonatologo: in caso di diagnosi o sospetto emangioma infantile vengono subito eseguiti tutti gli accertamenti necessari.
“È importante – spiegano i responsabili – poter effettuare una diagnosi nel più breve tempo possibile così da evitare che l’estendersi della lesione possa compromettere pesantemente la qualità di vita del bambino. Gli emangiomi si manifestano spesso su volto, testa, naso e arti; se non trattati in tempo si estendono in modo significativo e giungono alla nostra osservazione quando hanno già compromesso in modo sostanziale le parti del corpo interessate”.
Gli operatori della dermatologia spesso promuovono webinar specifici sul tema degli emangiomi infantili rivolti ai pediatri di base e del territorio. L’intento è quello di favorire una maggiore condivisione in materia, sensibilizzando i professionisti sull’importanza di indirizzare i piccoli pazienti verso il centro di riferimento in tempi brevi. In tali occasioni, inoltre, vengono forniti chiarimenti e delucidazioni anche alla luce dei più recenti aggiornamenti scientifici.