Conoscere le allergie dell’età pediatrica per gestirle al meglio. È il proposito del progetto di responsabilità sociale “A scuola con Allegria” realizzato dall’UOC di Pediatria dell’AOU “G. Martino”, in collaborazione con la SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) – Regione Sicilia.
L’obiettivo è quello di fornire agli insegnanti, ma anche alle famiglie e ai pediatri, una corretta informazione in tema di allergie respiratorie e alimentari. Nel corso dell’anno scolastico saranno organizzati webinar ed incontri teorico-pratici per favorire una maggiore consapevolezza su cosa fare, come agire e anche sull’impatto sociale ed emotivo che le malattie allergiche hanno nei bambini.
Tra gli specialisti coinvolti nel progetto la Prof.ssa Malgorzata Wasniewska, direttore dell’UOC di Pediatria, i Pediatri dott.ssa Sara Manti, Ricercatore Universitario – Coordinatore Senior SIAIP regionale e Consigliere SIAIP Nazionale-, dott. Giuseppe Crisafulli, dott.ssa Lucia Caminiti, e per i medici in formazione, il dott. Simone Foti Randazzese, Coordinatore Junior SIAIP regionale.
L’obiettivo è quello di giungere alla stesura e pubblicazione di un documento di riferimento per l’accoglienza e l’assistenza dell’alunno allergico a scuola: un atto strategico volto a favorire un intervento integrato per l’inserimento del bambino, adolescente e giovane – affetto da malattia allergica – in contesti scolastici, educativi, formativi, al fine di tutelarne il diritto alla cura, alla salute, all’istruzione e alla migliore qualità di vita”.
“Sebbene la somministrazione dei farmaci a scuola sia stata regolamentata in ambito nazionale a partire dal 2005 – spiega la Prof.ssa Malgorzata Wasniewska – la mancanza di disposizioni legislative che guidano l’approccio di alunni con eventuali reazioni allergiche gravi (anafilassi), rappresenta ad oggi una criticità sociale e sanitaria. Ecco perché è sempre più urgente la necessità di informazioni dettagliate per una corretta gestione dell’alunno allergico”.
Le malattie allergiche, in drammatico aumento nella popolazione pediatrica, sono reazioni avverse che si sviluppano mediante una risposta immunologica specifica causata da determinate sostanze, alimenti, inalanti e farmaci. I sintomi si caratterizzano per un ampio spettro di manifestazioni cliniche, che compaiono da pochi minuti a poche ore dopo. Frequente è il coinvolgimento della cute con la manifestazione di orticaria/angioedema e della sindrome orale allergica (edema, prurito/o bruciore localizzati al cavo orale); altri apparati interessati sono quello respiratorio (rinite, dispnea, tosse), gastrointestinale (vomito e diarrea) e oculare (congiuntivite) fino al quadro dell’anafilassi, che si caratterizza per la comparsa di collasso cardiocircolatorio ed il rapido coinvolgimento di più organi.
La gestione delle allergie evita reazioni scatenanti, ma il tasso di recidiva di possibili crisi è abbastanza elevato (57 episodi/100 pazienti/anno).
“Per quanto attiene le allergie alimentari – prosegue la Dott.ssa Manti – la scuola rappresenta uno dei luoghi in cui il rischio è più elevato in quanto è frequente lo scambio di cibo da un alunno all’altro, l’assunzione di alimenti che si trovano sul tavolo durante le feste, l’uso della stessa posata per servire tutti gli alunni. Da qui la volontà di essere parte attiva di un progetto di informazione e conoscenza che tracci il percorso più giusto da seguire e che possa essere un supporto concreto anche per le insegnanti”.
“Un progetto significativo – afferma il Commissario Straordinario dell’AOU Dott. Giorgio Giulio Santonocito – da portare avanti con continuità per sostenere la crescita e il benessere delle giovani generazioni”.