L’idea di un polo tecnologico a Messina, nata da un’intuizione di Francesco Pagano, oggi Rappresentante del Gruppo Territoriale del M5S di Messina, ed inserita nel programma del Movimento 5 Stelle per le elezioni amministrative nel 2013, sembra naufragare tra mancanze di fondi e scelte discutibili.
L’idea originaria, ripresa ed ampliata dalle giunte De Luca e Basile, si è concretizzata nel progetto I-Hub, un ambizioso spazio di coworking tecnologico che avrebbe dovuto rappresentare un volano di sviluppo per la città. Tuttavia, già durante le elezioni comunali del 2022, Pagano aveva espresso dubbi sulla fattibilità del progetto, evidenziando tempi troppo stretti per la struttura progettata.
Le sue preoccupazioni si sono purtroppo rivelate fondate. I fondi previsti per I-Hub sono stati dirottati altrove, lasciando il progetto senza finanziamenti.
Parallelamente, il Governo Meloni e la Regione Siciliana firmano un accordo da 6,8 miliardi di euro per i Fondi Fsc. Una cifra considerevole che, seppur destinata ad altri scopi, solleva interrogativi sulla gestione delle risorse e sulla priorità assegnata allo sviluppo tecnologico a livello locale.
“Soldi che escono dalla porta e rientrano dalla finestra”, commenta Pagano, che sottolinea che la cifra totale dei fondi stanziati non corrisponde sempre a quanto effettivamente ricevuto dai destinatari. Dietro questo divario si nasconde un aspetto spesso trascurato: i soldi non spesi.
Ogni progetto finanziato con fondi europei ha dei tempi ben definiti per la sua realizzazione. Se entro questi termini non vengono utilizzati tutti i fondi stanziati, la parte non spesa viene detratta dal totale.
Questo significa che la cifra reale che arriva a destinazione è spesso inferiore a quella annunciata con grande enfasi.
Nonostante le difficoltà, l’auspicio è che si trovino soluzioni alternative per finanziare I-Hub. Un progetto che, se realizzato, potrebbe rappresentare un’importante opportunità di crescita per Messina, affiancandosi al turismo crocieristico come motore di sviluppo economico.
L’I-Hub potrebbe essere la chiave per dare ossigeno ad un’economia asfittica e per offrire nuove prospettive alle giovani generazioni.
Si attendono risposte concrete da parte delle istituzioni per scongiurare il definitivo fallimento di questo progetto e per dare finalmente una speranza di futuro alla città di Messina.
“Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle – conclude Pagano – chiede al sindaco Federico Basile di chiarire alla cittadinanza le prospettive future rispetto alla creazione dell’I-Hub e al recupero di una vasta area centrale in cui l’I-Hub stesso dovrebbe sorgere, in corrispondenza del Mercato Ittico, i Magazzini Generali e i Silos/Granai. Messina e, soprattutto, i suoi giovani meritano una risposta su un progetto che aveva generato speranze e aspettative”.