Messina, raccolta firme per il Referendum di abrogazione della Legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni e per la Legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Salario minimo

Sono attivi già da alcuni giorni i banchetti del Movimento 5 Stelle per la raccolta firme per il Referendum di abrogazione della Legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni e per la Legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Salario minimo.

Domani giovedì 1 agosto, a partire dalle ore 20,30, gli attivisti del Gruppo Territoriale M5S Messina saranno presenti al Parco Horcynus Horca, nell’ambito dell’Horcynus Festival 2024.

La raccolta firme proseguirà sabato 3 agosto, a partire dalle ore 19,00, a piazza del Popolo a Roccavaldina, in occasione del concerto di Roberto Vecchioni.

Il Movimento 5 Stelle è presente nel comitato promotore del Referendum di abrogazione della Legge sull’Autonomia differenziata. Entro il 30 settembre andranno depositate almeno 500mila firme.

“L’Italia non si spacca!” è lo slogan della mobilitazione, in cui si spiega bene che si tratta di una legge che vuole un Paese frammentato in tanti territori separati, che aumenterebbe il divario tra Nord e Sud e aggraverebbe le diverse disuguaglianze già ora intollerabili. In questo modo si vanificherebbe la stessa Carta Costituzionale, perché l’Italia non sarebbe più una e indivisibile, ma sarebbe un’Italia ingiusta che lascerebbe indietro i territori e i cittadini più svantaggiati e vulnerabili nei settori più sensibili, ovvero Sanità, Istruzione, assistenza alle fasce deboli. Inoltre, L’Autonomia differenziata metterebbe a rischio anche le imprese, sovraesposte in una logica che impedirebbe la reale concorrenza, in un sistema sempre più sovranazionale.

Altra battaglia è quella per il Salario minimo, che vede il Movimento 5 Stelle in prima linea. La proposta di legge è stata depositata presso la Corte di Cassazione e annunciata in Gazzetta Ufficiale il 2 maggio. Il Salario minimo è la risposta necessaria che la Politica e le Istituzioni devono dare per i lavoratori poveri. I promotori prospettano il modello di un sistema misto che, cioè, non vada a danneggiare la contrattazione collettiva firmata dalle associazioni sindacali e datoriali, richiedendo che in ogni caso il trattamento economico minimo non possa essere inferiore ai 9 euro all’ora.

Il Referendum di abrogazione della Legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni e la Legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Salario minimo sono battaglie di civiltà che garantiscono la sopravvivenza dei principi costituzionali, in un Paese in cui le famiglie e le imprese sono sempre più in affanno. Per questo gli attivisti del Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Messina invitano i concittadini ad apporre una semplice firma, garantendo i diritti di tutti e di tutte, per un’Italia più giusta.

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