All’interno della Tavola Rotonda “L’era della Human Economy Digitale”, che si è tenuta presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ateneo di Messina, è stato presentato il Progetto “HOW Calascio – Habitat Oltre il Welfare” che, tra l’altro, intende sviluppare la telemedicina per l’assistenza sanitaria a favore degli abitanti di alcuni Borghi della Regione Abruzzo.
Il Progetto in trattazione ha l’obiettivo di realizzare la prototipazione del “Modello di welfare integrato” per offrire ad un gruppo di anziani over 65 di Calascio – piccolo borgo montano abruzzese – una serie di servizi, tra cui quello di smartwatch collegato ad una Centrale di controllo che da remoto è in grado di monitorare ininterrottamente i parametri vitali delle persone coinvolte al fine di permettere una immediata e constante assistenza sanitaria in caso di necessità.
Un gruppo di abitanti con una certa fragilità – in quanto appartenenti alla fascia della terza età e, dunque, maggiormente esposti ad un maggior rischio sanitario – ha partecipato alla lodevole iniziativa legata anche alla prevenzione di determinate patologie.
La Comunità montana di Calascio dista circa 45 chilometri dal più vicino Pronto Soccorso, che è ubicato presso l’Ospedale “San Salvatore” dell’Aquila, raggiungibile mediamente in 60 minuti con l’ausilio di un automezzo o di una autoambulanza, in condizioni atmosferiche normali; tenendo, altresì, presente della inesistenza di strade a scorrimento veloce e delle nevicate del periodo invernale, che portano inevitabilmente ad aumentare i tempi e quindi ad aumentare i rischi per un soggetto colto da malore.
Per testare il Sistema, incentrato sulle Intelligenze Artificiali connesse alla telemedicina, sono state scelte dieci persone (sei donne e 4 uomini) dai 66 ai 96 anni, tutti residenti a Calascio; dunque, tutti soggetti da sorvegliare sotto il profilo sanitario.
Il Sistema è stato costruito appositamente ed è formato da un apparato Hi Tech in grado di monitorare 24 ore su 24 i parametri vitali delle persone anziane coinvolte.
Basta che gli interessati tengano al polso un orologio intelligente, che mediante un apposito sensore a contatto con la pelle permette di rilevare cinque parametri vitali: Frequenza cardiaca, Pressione arteriosa, Saturazione dell’ossigeno, Frequenza respiratoria e Temperatura corporea.
Il dispositivo è costantemente connesso alla Centrale di controllo ed è in grado di lanciare un alert per comunicare eventuali anomalie riscontrate nei citati parametri; questo viene inviato su richiesta, oltre che alla Centrale operativa, anche ad un familiare e ad un medico, in genere quello di base.
La Centrale, in base ai dati ricevuti, valuta se inviare una autoambulanza (eventualmente con un medico) presso il luogo ove si trova la persona interessata per prestare l’assistenza sanitaria del caso; in tal modo all’assistito on-line viene garantita una assistenza continua in grado anche di salvargli la vita!
L’Apparato fornisce ai medici della Centrale operativa i parametri vitali rilevati e monitora, altresì, le condizioni di funzionamento dello smartwatch.
All’interno della Tavola rotonda “L’era della Human Economy Digitale” – tenuta nell’ambito della 10° Conferenza Italiana sulle ICT per Smart Cities and Communities presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina ed organizzata di concerto con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale di Informatica) – è stato presentato il Sistema (che potremmo ribattezzarlo “Salva Vita”). La citata Tavola rotonda è stata coordinata dall’Arch. Massimiliano Monetti (Presidente Rete d’Imprese d’Abruzzo, Responsabile nazionale settore cooperative di Comunità Confcooperative Habitat); hanno dato un loro contributo, in veste di relatori: l’lng. Giuseppe Pittari (Vice Presidente, CTO e cofondatore coop.va Squadra IOT – Roseto degli Abruzzi), il Dott. Igor Guida (Vice Presidente, CTO e cofondatore coop.va Stripes – Milano, Direttore scientifico Stripes Digitus Lab presso la Milano lnnovation District (MIND), responsabile testata Pedagogika) e l’lng. Claudio Polacco (Advisor Trasformazione Digitale e Telecomunicazioni).
L’Intelligenza Artificiale messa al polso è in grado di tutelare la salute delle persone coinvolte al Progetto pilota, rendendo così la loro vita più sicura!
L’auspicio è quello che questo “Sistema Salva Vita” si diffonda ben presto anche in altre comunità e che possa coinvolgere altresì altri segmenti di popolazione, rendendo le Cities e le Communities italiane, e non solo, sempre più “Smart”!
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