Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Giacomo Matteotti: la città e i lavoratori di Messina gli dedicano una lapide

A distanza di 101 anni dal suo abbietto assassinio per mano fascista, la città e i lavoratori di Messina ricordano Giacomo Matteotti, simbolo di libertà e giustizia sociale. Lo fanno con una lapide che sarà scoperta sabato 29 marzo, alle ore 10, nella villetta che in città porta il suo nome, al rione Annunziata. L’iniziativa è stata presa dall’Anpi, dalla Cgil e dalla Uil di Messina, che invitano tutta la cittadinanza a partecipare alla cerimonia.

Con il coordinamento del giornalista Marcello Mento, prenderanno la parola Roberto Morassut, vicepresidente della Fondazione Matteotti, Santo Biondo, segretario nazionale Uil, Alfio Mannino, segretario generale Cgil Sicilia, e Ciro Raia, coordinatore Anpi Campania.

Intermezzi musicali saranno eseguiti dal Corpo bandistico “Santa Cecilia” di Villafranca Tirrena, diretto dal maestro Emanuele Celona.

Giacomo Matteotti, figura centrale della politica italiana del Novecento, rappresenta un simbolo indelebile della lotta per la democrazia, per la giustizia sociale e per la pace.

La sua memoria, celebrata attraverso circa tremila intitolazioni nella toponomastica italiana, è spesso associata al tragico martirio per mano dello squadrismo fascista.

Tuttavia, la sua vita e il suo impegno politico vanno ben oltre quel drammatico evento, offrendo un esempio di dedizione totale alla giustizia sociale, alla difesa delle istituzioni democratiche e delle classi lavoratrici.

Pacifista convinto e antimilitarista irriducibile, i suoi ideali socialisti lo portarono a subire un vero e proprio confino militare a Messina, dove visse dal 1916 al 1919, durante la prima guerra mondiale. Il suo “esilio” messinese è stato ricordato già da Enzo Caruso, attuale assessore alla Cultura, dall’Istituto storico “Salvemini”, dal Movimento Cambiamo Messina dal Basso. Quella permanenza obbligata sulle rive dello Stretto e i rapporti che intrecciò con la città portarono nel 1944 il sindaco demosociale Lauricella e la giunta, di cui faceva parte Umberto Fiore rifondatore della Camera del lavoro, a intitolargli il rione dell’Annunziata che da allora per i messinesi rimase il “Villaggio Matteotti”.

Matteotti fu un politico appassionato, un socialista rigoroso e un intellettuale raffinato.

Tre volte deputato al Parlamento italiano, il suo impegno non si limitava alle istituzioni: fu promotore dell’associazionismo delle autonomie, sostenitore del movimento cooperativo e dirigente sindacale.

Il centenario della sua scomparsa ha offerto l’occasione non solo di ricordare il suo tragico sacrificio, ma anche di riscoprire la sua vita dedicata alla libertà e alla dignità umana. Il suo esempio continua a ispirare le nuove generazioni nella difesa dei diritti democratici e nella lotta contro ogni forma di oppressione.

Related posts