Villafranca Tirrena (ME), stabilizzazione ex contrattisti del Comune

“Da mesi chiediamo la stabilizzazione del personale ex contrattista in servizio a tempo determinato al Comune di Villafranca Tirrena. Da mesi le nostre richieste sono inascoltate. Oggi la misura è colma.” Così Segretario Generale Giovanna Bicchieri e il Responsabile del Dipartimento Funzioni locali Maurizio Giliberto nell’annunciare l’assemblea di tutto il personale in attesa di stabilizzazione che si terrà 𝗠𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟵 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟬.𝟯𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟮.𝟯𝟬 presso i portici del palazzo municipale di via Don Luigi Sturzo a Villafranca.
All’assemblea, che avrà la forma di sit-in, prenderanno parte il Segretario Generale Giovanna Bicchieri e il Responsabile del Dipartimento Funzioni locali Maurizio Giliberto.
La Segreteria Territoriale della Cisl FP, dopo aver esperito con il Comune di Villafranca Tirrena tutti i possibili tentativi di avviare e concludere le stabilizzazioni degli ex contrattisti, aveva dichiarato lo stato di agitazione del personale chiedendo l’attivazione delle procedure di conciliazione previste. Le motivazioni alla base di questa richiesta risiedono nel fatto che 44 lavoratori precari del Comune di Villafranca Tirrena, ex LSU, utilizzati dall’Ente con incarichi a tempo determinato per n. 24 ore settimanali sin dal 2001, per l’espletamento di funzioni e servizi essenziali per la cittadinanza, ad oggi non sono stati stabilizzati.
“Non vi sono più scuse – spiegano il Segretario Generale, Giovanna Bicchieri, e il Responsabile del Dipartimento Funzioni Locali, Maurizio Giliberto – per la loro perenne condizione di precarietà, considerato che in questo preciso momento storico, sia la normativa nazionale che regionale permettono di stabilizzare il personale contrattista, in deroga alla dotazione organica, al piano del fabbisogno del personale e ai vincoli assunzionali, entro e non oltre il 31/12/2024. Scaduto tale termine non ci sarà più possibilità per questo personale di essere mantenuto in enti in dissesto e predissesto con il contributo regionale, e questo, considerato che le amministrazioni comunali non hanno soldi, significherà inevitabilmente la perdita del posto di lavoro.”

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