Nella famiglia Mafali la musica è stata sempre di casa. Ed in questo contesto che sono cresciuti i fratelli Pippo e Melo, affiatatissimi nella vita, altrettanto nell’arte, avendo dato vita ad un sodalizio musicale durato sino alla scomparsa di Pippo.
Oggi Melo, lasciandoci tutti a bocca aperta e con grande tristezza, ha deciso di raggiungere il fratello per tornare a suonare insieme. E voglio immaginarli tra le nuvole, Pippo abbracciato al suo basso, Melo davanti ad un pianoforte od a una tastiera.
Ragazzi colti, di una intelligenza raffinata, cultori della buona musica, hanno prima imparato a suonare i brani più affascinanti di rock, blues, jazz, per poi dare vita a proprie produzioni che hanno subito ottenuto il consenso del pubblico. Una platea, sempre più vasta, da travalicare le sponde dello Stretto, ed assurgere ad una dimensione internazionale.
E in questi ultimi anni, Melo Mafali ha trascorso più tempo all’estero piuttosto che in Italia. Con dovizia di particolari, attraverso la sua pagina fb, rendeva partecipi amici ed estimatori di quanto stava realizzando. Non nascondo che, leggendo le sue cronache e guardando le foto dei grandi teatri dove si esibiva, mi riempivo d’orgoglio per un messinese doc che portava alto, con i fatti, il nome di Messina, e di gioia per i successi professionali di Melo.
La morte lo ha sorpreso lontano dallo Stretto, in Ungheria dove stava lavorando, e dove il Covid, in pochi giorni ha spento il suo grande talento.
Ciao Melo
Giovanni Saija Bisazza