«Se non si fosse ancora compreso, non c’è più tempo. I dati sullo stato delle imprese rappresentano un grande campanello d’allarme per tutti. Il saldo negativo di oltre mille e cento imprese preoccupa perché questo si traduce in meno occupazione, in una economia più fragile, in una condizione precaria del tessuto sociale del territorio». A dirlo è il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi.
«Solo chi non vuole vedere – continua Alibrandi – non riesce a comprendere la pesante situazione che si registra. È sufficiente una passeggiata sul viale San Martino per vedere quante saracinesche sono state abbassate, quanti negozi recano il cartello vendesi o affittasi. Oppure basta andare nelle aree artigianali abbandonate per capire lo stato di abbandono in cui versano. In un territorio che da giorni parla di guardare al futuro, ecco che secondo noi bisogna anche guardare al presente. Occorre trovare una strategia immediata, coinvolgendo tutte le parti in causa, per dare respiro all’economia e recuperare quei posti di lavoro che sono andati persi».
Per la Cisl Messina serve anche un piano urgente. «La Sicilia ha necessità di investimenti importanti sul fronte infrastrutturale – spiega Alibrandi – occorre creare le condizioni per attrarre investimenti ed è inutile negarlo, l’investimento più importante per rendere attrattivo tutto il territorio è quello del Ponte sullo Stretto e di tutte le opere che dovranno svilupparsi attorno all’infrastruttura. Alla luce di questi dati, continuiamo ad essere più che mai convinti che l’unica opera che può invertire la tendenza ed essere un vero veicolatore di opportunità rimane il Ponte».