Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno intensificato i controlli su tutto il territorio di competenza e in particolare nelle aree di maggiore assembramento del centro mamertino. Sono stati pertanto attuati servizi di pattugliamento con la predisposizione di posti di controllo, anche nelle ore notturne, finalizzati al contrasto dei reati in genere, soprattutto quelli di tipo predatorio e quelli connessi al traffico di sostanze stupefacenti, nonché le violazioni al Codice della Strada. Inoltre, con il supporto tecnico specialistico del N.A.S., sono state predisposte verifiche ad esercizi pubblici con attività di somministrazione alimenti e bevande.
Durante le verifiche alla circolazione stradale, i militari dell’Arma hanno controllato oltre 140 veicoli e più di 200 persone, con la contestazione di diverse violazioni al Codice della Strada tra cui il l’utilizzo del cellulare alla guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza e del casco protettivo, nonché guida pericolosa, condotte che mettono in serio pericolo la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni. Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria, sei persone di età compresa tra i 22 e 54 anni per guida sotto l’influenza di alcool, un 23enneperrifiuto di sottoporsi all’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti o all’esame alcolemico e un 56 per porto illegale di coltello di genere vietato.
Inoltre, nell’ambito dei servizi antidroga, dieci persone sono state segnalate alla Prefettura quali assuntrici di stupefacenti, poiché trovati in possesso di modiche quantità di marijuana, cocaina e hashish, detenute per uso personale, che sono state sequestrate ed inviate al R.I.S. Carabinieri di Messina per le analisi di laboratorio.
Infine, nel corso dei controlli agli esercizi pubblici di somministrazione alimenti e bevande, effettuati con i militari del N.A.S. di Catania, i titolari di due attività sono stati sanzionati per violazioni in materia di sicurezza alimentare. Uno per non aver rispettato le norme relative alla conservazione degli alimenti e l’altro per carenze igienico sanitarie accertate all’interno della cucina del suo locale.