Una giornata di informazione e sensibilizzazione sull’epilessia vissuta in mezzo allo stretto. Il 12 Febbraio gli specialisti dell’AOU “G. Martino” sono stati a bordo della nave ELIO per una iniziativa portata avanti in sinergia con il Gruppo Caronte & Tourist e la Lega Italiana contro l’Epilessia Sicilia-Calabria (LICE) per celebrare la Giornata Internazionale dell’Epilessia.
Dalla corsa delle 15:20 fino alle 20;40 numerosi viaggiatori hanno potuto conoscere più da vicino questa patologia rispondendo a questionari utili per comprendere le implicazioni che essa può avere nella vita di ogni giorno.
“Abbiamo volentieri offerto la nostra nave come location per una iniziativa di informazione e sensibilizzazione che consideriamo assolutamente lodevole e meritoria. Promuovere la consapevolezza, sostenere la ricerca, allargare l’accesso alle cure devono essere obiettivi irrinunciabili se vogliamo sradicare lo stigma e i pregiudizi che ancora persistono e spesso rendono difficile la vita quotidiana delle 600mila persone che si calcola in Italia siano affette da questa che è una malattia neurologica cronica tra le più frequenti” – ha detto Olga Mondello Franza, presidente del Gruppo Caronte & Tourist”.
“Un ringraziamento al Gruppo Caronte & Tourist per l’ospitalità offerta in occasione della giornata internazionale dell’epilessia – ha sottolineato il Manager dell’AOU G. Martino Dott. Giorgio Giulio Santonocito. Queste iniziative ci consentono di uscire dalle mura ospedaliere per raggiungere le persone e spesso questi spazi neutri sono i luoghi migliori in cui intercettare bisogni, necessità e in cui poter sensibilizzare meglio l’opinione pubblica”.
“È stato un evento estremamente coinvolgente e suggestivo – sottolinea la Prof.ssa Gabriella Di Rosa, Direttrice dell’UOC di Neuropsichiatria Infantile – sia per la grande sinergia di tutto il gruppo, sia per il volo emozionale regalatoci dal nostro amatissimo mare dello Stretto”.
“Il nostro desiderio – ha detto il Prof. Labate, responsabile dell’UOSD di Neurofisiopatologia e Disordini del Movimento – è quello di illuminare le coscienze così come metaforicamente è stato illuminato il pilone calabrese. Occorre che l’epilessia venga considerata nell’ambito di un piano nazionale, ci sono ostacoli che vanno necessariamente rimossi, dallo stigma che questa malattia porta con sé, alla eccessiva burocrazia. Sarebbe auspicabile disporre di un registro a livello nazionale, ma su questo aspetto la regionalizzazione della sanità crea importanti difficoltà, non solo sul piano della ricerca ma anche nell’ambito dell’assistenza”.
La manifestazione è stata organizzata dalla UOC di Neuropsichiatria Infantile e dall’UOSD di Neurofisiopatologia e Disordini del Movimento, guidata dal Prof. Angelo Labate. Hanno collaborato alla realizzazione dell’evento: il Prof. Umberto Aguglia, responsabile del Centro Epilessia del GOM di Reggio Calabria; la Dott.ssa Vittoria Cianci, responsabile macroarea LICE Sicilia-Calabria e f.f. dell’UOC di Neurologia del GOM di Reggio Calabria; il Sig. Pietro Guerrera, Presidente dell’Associazione Siciliana per l’Epilessia (A.S.P.E.).
Un trait d’union tra Sicilia e Calabria, rappresentato metaforicamente dal tratto di mare attraversato; tanto che per l’occasione il Pilone Calabrese è stato illuminato di viola per accendere i riflettori su questo tema. Presenti a bordo le dott.sse Maria Spanò e Caterina Sferro, neuropsichiatre infantili, e la Prof.ssa Angelina Laganà, neurologa. Le traversate sono state allietate con l’intrattenimento musicale del complesso Punta-Onda.
L’epilessia è una malattia neurologica caratterizzata dalla persistenza di crisi epilettiche. Si tratta di una delle patologie neurologiche croniche più diffuse, tanto da essere riconosciuta, già dal 1965, come malattia sociale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La mancanza di conoscenza ostacola, anche da parte dello Stato e delle Regioni, l’assegnazione di adeguate risorse e il riconoscimento della necessità di politiche e programmi specifici per affrontare il peso dell’epilessia. L’obiettivo è quello di migliorare i livelli di conoscenza sull’epilessia in tutti i settori della società.